sabato 31 maggio 2008

Un mio poema

Inferiore

Il chiasso sottile della carne

Che si apre malgrado se stessa

Il rosso, la rosa, il bruno anche il bianco mescolati

Si scolorano verso un nero assoluto,

questo buco fecondo dal quale esce la novita

scivolosa, bagnata, gia condannata

fa pensare a una punizione prevista

l’oscurita fragrante partorisce all’assenza

alla solitudine banale, a un respiro effimero,

a un’esistenza che si ostina subito

a legarsi a quella di un’altro

L’incapacita immediata

Di non riconoscere la soddisfazione

La felicita resa, ridotta, una teoria,

studiata e piegata fra pagine che si spezzano

L’ignoranza ed il desiderio di non sapere

Mascherati come l’apertura dell’anima

Il desiderio di nascondersi

Nascondere quel corpo, quella distesa di pelle

Le palpitazioni che risuonano contro le ossa, nel sangue

Fra gli organi; i colori si ranimano, brillano cosi forte

Che la ragione si acceca

il rosso e il bruno si separano e si feriscono

le stesse azioni di un’esistenza traducono diversamente

da quelle di un’altra

i colori diversi imbrogliano, acquistano

il senso puro, intelligente, bello viene putrefatto, marcio

brutissimo, i capelli crespi e l’oscurita stampata sulla pelle

è putrefatto, marcio

Uno si stringe contro se stesso, opprimendo il desiderio di stridere,

Di spaccarsi contro la terra, contre il vento, contro quel buco

Si è cirondato da altri respiri tiepidi, altre carne

Che annegano quest’angoscia nella presenza degli altri

La dipendenza, la possessione prendono il nome dell’amore

Il sangue si trasferice, le ossa arrotano, le lingue come le fruste

Si toccano e lasciano frustate

Offrono l’opportunita di scappare alla prigione della pelle

Attraverso quella di un’altro

Il rosso, la rosa, il bruno, anche il bianco ed il nero si confondono insieme,

le azioni prendono lo stesso significato,

le esistenze ed i corpi trovano lo stesso valore

nei confini di questo sentimento vago e malinteso

L’inquietudine, il dolore si attenuano proiettati su qualcuno altro

La soluzione istillata dal movimento, dal squillante respiro, da un cuore palpitante




-Lacey



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